Il murale di Alfredino a Garbatella, a ricordare l’importanza di costruire la sicurezza

«Oggi è una giornata bellissima e particolare, il sorriso di Alfredino emoziona dal murale. Quest’opera, segno della memoria storica di un evento accaduto ormai 41 anni fa, deve rappresentare anche una spinta verso un processo culturale volto a migliorare la sicurezza dei cittadini, dei minori soprattutto.»

Queste le parole di Rita Di Iorio, presidente del Centro Alfredo Rampi onlus, all’inaugurazione di oggi del murale che rappresenta Alfredino nel cuore del quartiere romano della Garbatella, in quell’immagine che è parte ormai della storia italiana.

L’iniziativa è stata ideata da Stella Liberato, cittadina residente a Garbatella, e ha trovato il consenso e il patrocinio del Centro Alfredo Rampi onlus, associazione creata dai familiari del piccolo dopo la tragedia, che ne ha apprezzato lo spirito.

Con il sostegno e il patrocino del Municipio VIII e l’approvazione dell’Ater che ha messo a disposizione la parete del palazzo, Stella ha portato avanti il progetto grazie alla solidarietà di chi ha donato attraverso il crowfunding e col supporto di tutto il quartiere.

All’inaugurazione erano presenti il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, la capogruppo dei democratici in Campidoglio Valeria Baglio che ha portato il saluto del sindaco Gualtieri e il giornalista Piero Badaloni che seguì dallo studio del Tg1 i soccorsi a Vermicino.

Non potevano mancare rappresentanti da quelle realtà nate dopo la tragedia insieme al Centro Alfredo Rampi, per rendere possibile la professionalizzazione dei soccorsi e una cultura della sicurezza, della prevenzione e della protezione civile: Valentina Di Giuseppe Di Paolo, funzionaria del dipartimento di Protezione Civile, in rappresentanza di Fabrizio Curcio e Immacolata Postiglione (capo e vice capo del dipartimento), i volontari per il soccorso Psicar (Psicologi per l’emergenza Centro Alfredo Rampi), Noar (Nucleo Operatico Alfredo Rampi) e Cpc (Clown di protezione civile Alfredo Rampi).

«Vorrei anche ringraziare l’artista Anna Maria Tierno che ha realizzato l’opera. Una giovane donna, Stella, ha avuto l’idea e un’altra, Anna Maria, l’ha realizzata, così come una giovane donna, Franca Rampi, ha dato vita alla nostra associazione – ha commentato ancora Rita Di Iorio. «Quest’opera porta bellezza e speranza a tutti coloro che nel nome di Alfredino continuano a operare per un Paese più sicuro e sereno, a misura di bambino.»

Le foto sono del fotografo Andrea Sermoneta