Centro Alfredo Rampi di San Raffaele Cimena

Il volontariato a servizio della previsione e della prevenzione

Il Centro Alfredo Rampi di San Raffaele Cimena, nasce il 10 Aprile del 1982, con l’obiettivo di costituire una sede locale del Centro Alfredo Rampi Onlus, ricevendo da quest’ultimo il riconoscimento ufficiale nel mese di maggio dello stesso anno. I motivi della propria costituzione, le finalità e i compiti che quest’Associazione si è imposta sono la protezione della vita degli altri dai vari pericoli anonimi e nascosti, posti sulla strada di ognuno di noi e sempre pronti a manifestarsi. L’Associazione svolge la propria attività nel denunciare coraggiosamente e senza remore le disfunzioni ed i reali pericoli presenti nel territorio del Comune di San Raffaele Cimena e delle aree limitrofe.
Il nuovo Centro Rampi piemontese è progressivamente diventato l’interlocutore privilegiato di tanti cittadini, impossibilitati ad ottenere un riscontro istituzionale alle loro richieste o di ottenere una risposta o un intervento dietro le loro denuncie dei rischi e dei pericoli presenti nel loro territorio. Così l’Associazione si è impegnata a dare voce ai cittadini, sostenendo le loro cause contribuendo, dove necessario, col volontariato a risolvere le diverse situazioni di rischio o d’emergenza che si presentavano alla sua attenzione: discariche abusive, mancato rispetto di norme igieniche, speculazione edilizia, segnalazione di cave e pozzi aperti e abbandonati.

Ciò che più distingue il Centro Rampi di San Raffaele Cimena è l’attività di previsione e prevenzione delle calamità metereologiche in un territorio, quale è quello piemontese, spesso colpito da emergenze (uragani, alluvioni). Proprio per questo suo impegno per la difesa del suolo e dell’ambiente, il prof. Giovanni Ferrero, fondatore dell’Osservatorio Meteosismico del Canavese (Centro Regionale Studi sulle Telecomunicazioni e sulla Radiopropagazione) ha donato negli anni novanta la propria struttura di ricerca alCentro Rampi di San Raffaele Cimena.

Grazie agli impianti radiotrasmittenti, alla possibilità di ricezione satellitare, di fototelegrafia e RTTY (telescriventi), agli apparati radioelettrici e alla strumentazione per il controllo delle radioemissioni, i volontari della Facoltà di Fisica di Torino insieme ai volontari del Centro Alfredo Rampi di S. Raffaele Cimena sono riusciti a fornire per molti anni un prezioso contributo per la previsione e la prevenzione delle calamità metereologiche.

Nel corso degli anni moltissimi sono stati gli interventi svolti dall’Associazione tra cui: denunce di pozzi, discariche abusive e spegnimento degli incendi boschivi; ricerche di persone scomparse; formazione alla prevenzione dei rischi nella scuola dell’obbligo; organizzazione di manifestazioni di massa per la diffusione della cultura della sicurezza e della pro-tezione civile; rimozione dei rischi (dai più piccoli come, ad esempio, i nidi di calabroni, a quelli più estesi come i depositi illegali di materiali tossici). A tale scopo, con il passare del tempo, l’Associazione ha instaurato rapporti di collaborazione e operatività con le istituzioni presenti nel territorio torinese, con riferimento ai Vigili del Fuoco, Prefettura, Carabinieri, Vigili Urbani, C.R.I. e Associazioni di Volontariato. Ha partecipato e partecipa ad esercitazioni organizzate per la formazione dei volontari, sia teoriche che pratiche.

Nel 1997 l’Associazione si iscrive nell’Albo regionale del volontariato e alla Consulta del Comune di Torino. In questi ambiti si è reso possibile collaborare con altre associazioni di volontariato e soprattutto stringere rapporti di rete che hanno portato ad un aumento degli interventi di protezione civile nel territorio. Nel 1998, seguendo le orme della sede nazionale dell’Associazione, inizia il primo programma di formazione per i ragazzi delle scuole medie, all’interno del quale vengono proposti diversi argomenti: cos’è la protezione civile, i rischi che interessano la Regione Piemonte, gli incendi boschivi, i terremoti, le alluvioni, le reazioni da panico, gli estintori, l’evacuazione degli edifici scolastici. Tali attività di educazione ai rischi ambientali si sono sviluppate negli anni coinvolgendo un gran numero di scuole, non solo medie ma anche elementari e superiori.

Email: a.rampi@tiscali.it