La presidente Rita di Iorio sul Quarantennale

Quarant’anni del Centro Alfredo Rampi:

l’impegno civile, la solidarietà, l’arte per andare oltre le tragedie

– Rita Di Iorio –

L’evento di Vermicino fu un momento traumatico nella storia italiana. Un bambino coinvolto in un incidente, Alfredo Rampi, che i soccorsi non riuscirono a salvare, davanti agli occhi increduli di 25 milioni di italiani. Un fatto ricordato ancora con commozione e sbigottimento, da cui nacque però, da parte di molti cittadini, il desiderio di costruire una rete di protezione efficace, per tutti. In testa a quei cittadini, la mamma del bambino, Franca Rampi, che andò oltre il proprio dolore per rendere la prevenzione e la risoluzione di incidenti simili, concrete e possibili.

Così è nata poche settimane dopo la tragedia, il 30 giugno 1981, l’Associazione Centro Alfredo Rampi, che ho l’onore di presiedere. E da quarant’anni porta avanti quella stessa missione: promuovere la prevenzione dal rischio ambientale e un miglioramento del soccorso, tecnico e psicologico, nelle emergenze.

E così è nato il Sistema Nazionale di Protezione Civile, grazie al contributo decisivo di Franca Rampi, del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, dell’onorevole Zamberletti, dello stesso Centro Alfredo Rampi e di molti altri ancora.

Sabato 12 giugno presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma si terrà un evento per celebrare il Quarantennale dell’Associazione. L’evento si intitola “Più in Là”. Sono le parole di un verso con cui Montale chiude la poesia Maestrale, che descrive la calma e la ripresa dopo una tempesta:

tutte le immagini portano scritto: “più in là”!

Le tante iniziative della giornata del 12 giugno porteranno scritto “più in là”: racconteranno come noi esseri umani proviamo ad andare “Oltre”, quando tutto sembra perduto. L’associazione Centro Alfredo Rampi si è impegnata per 40 anni a testimoniare come da una tragedia possa nascere qualcosa di grande come la protezione civile italiana e l’impegno per la prevenzione di incidenti e calamità.

Anche l’arte è un potente balsamo per l’anima nel trauma e nel dolore, che ci aiuta ad attingere alle nostre risorse più profonde e costruttive. Per questo motivo l’evento del 12 darà tanto spazio all’arte. Ci saranno opere d’arte realizzate per l’occasione dall’artista Jasmine Pignatelli, racconti di cittadine e cittadini di ogni età premiati dal Premio Letterario Alfredo Rampi, una performance artistica con la Trasmissione Radiotelegrafica in codice Morse dei versi di Montale, che trasmetterà al mondo intero un messaggio di vita e di speranza per andare “oltre” la pandemia, e infine l’anteprima della miniserie “Alfredino – una storia italiana” prodotto da Sky e Lotus Production.